LA GROTTA DI ACQUAFREDA
(S.LAZZARO DI SAVENA - BOLOGNA)
La grotta come si presenta vista dall'uscita
Questa spedizione speleologica risale al Gennaio 1988, ed è stata la mia terza in assoluto (mi ero già calato nella grotta della Spipola, sempre nel bolognese e la prima volta con il C.A.I. a termine di un corso di speleologia).
La grotta di Acquafreda è una cavità di gesso molto interessante. Il percorso non è troppo difficile e si adatta anche a dei principianti. Ci sono solo un paio di tratti abbastanza impegnativi: in particolare ricordo un passaggio nei pressi dell'entrata/uscita di alcuni metri di profondità e dal quale bisognava calarsi, e, peggio, risalire a forza di braccia in quanto perfettamente perpendicolare. Alla vista di questo passaggio, uno dei partecipanti decise di rinunciare e ci aspettò tutto il giorno al di fuori. Nella foto qui sotto, eccolo mentre tasta il terreno per poi decidere di non scendere...
Come si può notare dall'abbigliamento, alcuni di noi erano del tutto "alle prime armi". L'utilizzo di scarpe da ginnastica è chiaramente sconsigliato: le pareti della grotta sono spesso unide e scivolose. Errori come quello del mio amico. in circostanze meno fortunate, possono trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso..
Nelle foto che seguono, alri momenti della nostra esplorazione.
Una dei particolari più sgradevoli legati a questa spedizione, era il dover strisciare per un tunnel sotterraneo di parecchi metri (e moolto stretto) su uno starto conisiderevole di guano di pipistrello. Bleah !!!