AL DEPOSITO DELLE V2
(MERY SUR L'OISE)
Non lontano da Parigi c'è un paesino, Mery sur l'Oise, che durante la seconda guerra mondiale fu centro di misteriosi traffici da parte degli occupanti nazisti. Infatti, non lontano dal centro del paese, i tedeschi avevano sfruttato una vecchia cava per depositarvi in gran segreto i famigerati missili V2, che nell'idea di Hitler avrebbero dovuto essere l'arma decisiva per la distruzione del nemico attraverso l'abbattimento della città di Londra.
Ancora oggi questo deposito esiste: è possibile accedervi attrraversando un boschetto posto nel cortile di una vecchia villa abbandonata.
Nel bosco della villa da cui si accede alla vecchia cava, c'è ancora il cappella privata dei vecchi proprietari: sotto la chiesetta sconsacrata c'è la cripta di famiglia: è sotterranea e vi si entra attraverso il buco che si vede nella foto di sinistra. All'interno solo i resti delle casse mortuarie, assi di legno e lastre di zinco. Oltre che a quanto resta (candele nere) di celebrazioni di messe nere !!
Passando attraverso un tunnel scavato nella terra proprio sotto l'enorme portone d'acciaio costruito dai nazisti si è presto al cospetto della galleria principale. Il passaggio è stato scavato da pazzoidi che come il sottoscritto si sono avventurati dentro questo deposito abbandonato, cosa che è chiaramente proibita pur non essendoci più traccia delle V2.
Il portone di acciaio alto parecchi metri
Un componenten della "spedizione" inizia a calarsi nel buco scavato sotto la porta (foto di sinistra). Nella foto di destra invece si può vedere una delle galelrie principali poste all'inizio del percorso, subito oltre il portone. Ovviamente all'interno il buio è totale.
La mia spedizione che risale al maggio 1988, fu possibile grazie a due ragazzi francesi, uno dei quali conosceva molto bene questo posto, non vivendo molto lontano da lì. Dieci anni dopo però il fino ad allora sconosciuto deposito andò in prima pagina su tutti i gironali del mondo, poichè sei ragazzi francesi che avevano osato entrare e non limitarsi a un giro esplorativo lungo le gallerie principali ma avevano voluto addentrarsi nei canali più nascosti, ci hanno rimesso la vita. Infatti da una conduttura in acciaio lasciata dai tedeschi oltre cinquant'anni prima, si era liberata una sostanza gassosa velenosissima che non aveva lasciato scampo......
Qui sopra il sottoscitto che si cala in un anfratto del deposito, la cui caratteristica rocciosa ne evidenzia la natura di cavità naturale adattata dall'uomo alle sue esigenze.
Ancora un immagine della spedizione. Qui sono appoggiato ad un muro costruito dai nazisti a protezione di una minigalleria (oggi coperta da terriccio) entro la quale, probabilmente, era inserito uno dei micidiali missili.
Finalmente si esce !!!!!!!!