IL BUCO DELLA RANA

(VICENZA)

La mia ultima esperienza speleologica risale al MARZO 98, quando mi accodai al GRUPPO SPELEOLOGICO MODENESE per l'esplorazione della GROTTA DELLA RANA, sulle montagne vicentine.

La grotta è molto bella, ma anche questa non particolaremente difficile.

Ecco le immagini di questa esperienza:

La grotta si presenta ricca di formazioni stalattitiche (foto di destra)

La grotta è attraversata da un fiume sotterraneo, per superare il quale, in prossimità del suo tratto più profondo, bisogna fare un passaggio di ferrata (una trentina di metri).

 

Nelle due foto qui sopra, alcuni passaggi particolarmente stretti. La persona ritratta qui sopra è un mio collega d'ufficio che cela sotto il viso sorridente una profonda angoscia che lo ha accompgnato per tutto il pecorso. Probabilmente soffre di claustrofobia.

 

Ancora un immagine del collega (che si è presentato per la spedizione del tutto impreparato, con magliettina da ciclista sponsorizata "Antica Formaggeria") immerso nelle acque del fiume sottorraneo. A destra sono io con il capo spedizione del GRUPPO SPELEOLOGICO MODENESE.

 

Altre immagini del tratto allagato (le prime tre foto). Era il mese di marzo e l'acqua era gelida. Le gambe, che immergevamo fino alla vita, dopo un po' di sofferenza, perdevano di sensibilità ed era come trascinarsi reggendosi su due pezzi di legno. Per di più c'era anche da lottare contro una corrente in alcuni passaggi fortissima (vedi la seconda foto). Incredibilmente, sulla via del ritorno,alcuni del gruppo decisero di attaversare a nuoto (lanciandosi direttamente in acqua con un tuffo dalla ferrata) anche il tratto profondo del fiume: in pratica si bagnarono sino alla punta dei capelli!!

 

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